domingo, 24 de fevereiro de 2008

LE PARABOLE DEI PICCOLI




Oggi giorno una grande distanza separa le nuove generazioni dalla religione. Questa distanza prende nomi e forme terribili e blasfeme quali "rock'n'roll", "videogiochi", "droga", "pornografia", "televisione", "teoria eliocentrica" e molti altri. Giusto ieri ho chiesto ad un giovane fanciullo incontrato in uno di questi grotteschi ristoranti McDonald's: "Domenica sei stato alla funzione del Divino Altar?". Per tutta risposta lui pronuncia queste testuali parole: "E che cavolo è?". Vi dico io che cavolo è: i giovani non credono più! Hanno perso il senno! Sembra che preferiscano le loro corbellerie tecnologiche alla salvezza dell'anima! E allora io dico: VERGOGNA! Vergogna alle nuove generazioni e vergogna ai loro genitori che non hanno saputo educarli con i grandi insegnamenti della Chiesa Universale Del Divino Altar. E' per questo che la notte passata il Divino Consiglio si è riunito e ha preso la decisione urgente di divulgare delle parabole dedicata ai più piccini in modo che essi possano riavvicinarsi alla fede del Divino Altar.

Era un tiepido pomeriggio di settembre, Lui stava parlando ai fedeli del Divino Altar in cima alla collina, sotto le fronde ombrose di un acero. Mentre uomini e donne ascoltavano rapiti quelle parole piene di saggezza e amore si avvicinò al gruppo un bambino. La madre appena se ne rese conto gridò al piccolo: "Va a casa! Stiamo ascoltando la parola del Divino Altar! Non vogliamo essere disturbati!". Lui, sentendo la donna parlare così, disse "Lasciate che il caccoloso marmocchio venga da me, voglio parlare con lui." Il piccino si avvicinò intimidito a Lui.
"Come ti chiami caccoloso marmocchio?"
"John Rambo Junior"
"Ah!" Esclamò schifato Lui. "E sei un bravo bambino?"
"No, fa sempre i capricci!" Intervenne la madre.
"E' vero che fai i capricci?" Chiese a John Rambo Junior che arrossì ed abbassò lo sguardo.
"Pensi signor Lui", continuò infuriata la donna, "domenica ha mangiato una caramella durante la funzione del Divino Altar! E' una peste!"
"Hai fatto ciò?"
Non ricevendo risposta alcuna Lui si chinò verso il bambino e cominciò a raccontargli la parabola del marmocchio caccoloso che mangiò una caramella durante la funzione del Divino Altar.
"Alcuni anni fa c'era un bambino che, proprio come te, mangiò una caramella durante un momento di raccoglimento sacro. Lui credeva che nessuno l'avesse notato ma il suo migliore amico vide tutto e fece la spia sull'accaduto. Quando i suoi genitori vennero a sapere della caramella erano talmente inorriditi da quel comportamento che non ci pensarono due volte a prendere il loro unico figlio, portarlo in un bosco lontano e abbandonarlo a se stesso. Il bambino sopravvisse alcuni giorni mangiando licheni e lumache e dissetandosi con acqua stagnante ma alla fine il freddo e la fame ebbero la meglio e morì dopo atroci sofferenze. Il suo cadavere venne smembrato da dei cani randagi che si nutrirono delle sue viscere e corvi neri come la morte succhiarono la linfa dagli occhi, quello che rimase della sua carcassa marcì in quel orribile bosco."
Il piccolo John Rambo Junior, spaventato e in lacrime, chiese a Lui, con voce tremante: "Ma quel bambino si era pentito, vero? E poi è andato in paradiso, vero?"
"Macché! Il Divino Altar è saggio e giusto e l'anima di quel bambino ha conosciuto il dolore eterno negli inferi."
Terminata la parabola Lui si alzò e si incamminò per la sua strada.

Quindi bambini, attenti a ciò che fate, il Divino Altar sa sempre tutto! Anche se sappiamo che dopo questa bella parabola non mangerete più caramelle di nascosto.

Pace e bene a tutti i nostri piccoli fedeli!

Sem comentários: